Quanto valgono 100 grammi di oro usato? Ecco la risposta

Ed è così, l’oro attrae sempre. Anche quello datato, quello che sta nei tiretti da tempo, celato tra cose inutilizzate. Si discute tanto del suo possibile valore, di quanto sia vantaggioso cederlo e di come stimarlo, ma alla fine chi ne sa qualcosa veramente. Si sente di tutto, prezzi che mutano di continuo, stime bizzarre, persone che ci guadagnano e altre che si lamentano di aver ricevuto poco.

Un bel pasticcio, insomma. Eppure tutti, prima o poi, ci riflettono. Perché quei monili che non si indossano mai sono lì immobili e forse si possono convertire in denaro contante, subito. Bisogna sapere una cosa, ed è piuttosto rilevante. L’oro ha un costo, ovviamente, ma non è stabile, varia sempre. C’è un valore che si aggiorna quotidianamente e quello concerne l’oro puro, 24 carati, quello privo di impurità.

Si sente dire che oggi vale 50 euro al grammo, domani potrebbe essere 48, il giorno dopo 52, chissà. Ma qui sorge un problema, perché i gioielli che si trovano in casa raramente sono di oro puro. Troppo malleabile, troppo fragile. Per evitare che si deformi facilmente lo miscelano con altri metalli e così modificano i carati.

L’oro di seconda mano ha un valore reale o è solo un’illusione

Un anello a 18 carati ad esempio non è interamente oro, è per tre quarti, ovvero il 75%. Il resto è rame, argento o ciò che serve per renderlo più robusto. Se possiedi un pendente da 10 grammi, non sono tutti d’oro, solo 7,5 grammi lo sono effettivamente. Ecco che il calcolo si fa più complesso. Ipotizziamo che tu abbia un bracciale da 100 grammi.

È a 18 carati. Occorre prendere il peso e moltiplicarlo per la percentuale di oro. Cento per settantacinque per cento fa settantacinque grammi di oro puro. Se l’oro oggi vale 50 euro al grammo, allora il valore teorico di quell’oro è 3750 euro. Ma non si incassa mica tutto quel prezzo. Chi acquista l’oro deve trarne un profitto, altrimenti perché dovrebbe farlo.

Sottrae una percentuale, diciamo un 15%, a volte anche di più. Alla fine, da quei 3750 euro restano circa 3200. Ma poi dipende, alcuni negozi trattengono di più, altri meno. Dipende da dove vai e con chi parli. Non è solo questione di peso e carati. Ogni gioiello ha un codice, una piccola incisione che indica di che tipo di oro è composto.

Come comprendere il valore dell’oro

A volte c’è scritto 750, che significa 18 carati, oppure 585, che vuol dire 14 carati. Se non si trova, bisogna farlo stimare, perché senza conoscere il numero preciso è impossibile capire il valore esatto. Magari ti sembra oro, ma in realtà è solo placcato e allora addio sogni di guadagno. Anche perché alcuni oggetti appaiono oro, ma sono solo una lega con una minima quantità all’interno, e lì si ricava pochissimo.

E dove si vende. I compro oro sono dappertutto, nascono come funghi e cambiano nome ogni due settimane. Alcuni sono corretti, altri meno. C’è chi paga bene e chi cerca di imbrogliarti. Meglio fare un giro, farsi fare più stime, non accontentarsi del primo che si incontra. Anche i gioiellieri a volte comprano oro usato, magari offrono di più se si acquista qualcosa in cambio.

Poi esistono piattaforme online, siti specializzati, ma anche lì bisogna fare attenzione alle truffe. Non mancano quelli che fanno offerte altissime per poi svanire o pagare molto meno di quanto promesso. E quando ci si accorge è ormai troppo tardi. Il mercato dell’oro è particolare, sale e scende senza preavviso. Dipende da molteplici fattori, l’economia, la politica, crisi che emergono improvvisamente.

Quando vendere e quando attendere

Un giorno l’oro sale alle stelle, il giorno dopo crolla. Se non si ha urgenza di vendere, è meglio aspettare il momento opportuno. Ma quando è il momento opportuno. Mah, nessuno lo sa veramente. C’è chi suggerisce di seguire le notizie, vedere cosa accade nel mondo. Se le cose vanno male, l’oro di solito sale, perché è considerato un bene rifugio.

Ma non è una scienza esatta, a volte il prezzo diminuisce senza ragione e nessuno ne comprende il motivo. Chi possiede vecchi gioielli in casa spesso si chiede se valga la pena cederli o meno. Alcuni oggetti hanno un valore sentimentale, un ricordo di famiglia, un dono di una persona cara. Ma se sono solo lì a impolverarsi, potrebbe avere senso monetizzarli.

Certo, non bisogna aspettarsi cifre esorbitanti. A volte si crede di avere un tesoro e invece si scopre che vale molto meno del previsto. Ecco perché è consigliabile informarsi bene prima, pesare gli oggetti, verificare i carati, consultare le quotazioni. E poi c’è un’altra cosa da considerare. Il valore dell’oro è una cosa, ma il valore di un gioiello è un’altra.

Oro in tasca, denaro in mano

Un anello antico, ben rifinito, magari con gemme preziose, può valere più del semplice peso dell’oro. Se viene fuso, diventa solo metallo da rivendere. Per questo, se si possiede un oggetto particolare, potrebbe essere preferibile cercare un collezionista o un antiquario, che può pagare di più rispetto a un compro oro.

In definitiva, vendere oro usato può essere un buon affare o una delusione, dipende da come ci si comporta. Conoscere i carati, controllare i pesi, consultare il prezzo del giorno, confrontare più offerte. Questo è ciò che fa la differenza. E magari con quei soldi concedersi un regalo, o metterli da parte per qualcosa di più utile.

Lascia un commento